Green Jobs, un anno diverso – Terza edizione
Arriva la terza annualità del ciclo di formazione “Green Jobs: un anno diverso” ideato e realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma 1 e Legambiente Mondi Possibili.
Informazioni: formazione@mondipossibili.it – 339 3806060 – 347 6877680
Preiscrizione ai moduli: compilare il modulo di iscrizione
Programma completo: Green Jobs, un anno diverso: lo schema dei corsi
Un percorso di formazione ambientale i cui obiettivi principali sono la riappropriazione dello spazio sociale da parte di persone con svantaggio e la possibilità di intravedere, per i partecipanti, delle occasioni lavorative e nel mondo dell’economia civile in grado di generare maggiore autonomia e stimolare alla tutela ambientale. Il percorso è incentrato su formazioni specifiche legate ai green jobs, le cosiddette professioni verdi, grazie alle quali ambire a nuovi stili di vita ecologici e solidali. Aspetto prioritario nella costruzione dei moduli educativi, è stato da una parte l’analisi delle possibili ricadute in termini sociali e occupazionali e dall’altra la necessità crescente, per la società , di rivolgersi a figure competenti riferibili al mondo dei lavori verdi. La formazione consiste in quattro moduli, ognuno dedicato a temi specifici quali Autoproduzione, Ciclomeccanica, Informatica sostenibile, e Upcycling-Riuso, orientati principalmente all’azione, con il prezioso supporto del mondo associativo e di quello scientifico chiamati a raccontare esperienze e trasferire competenze: a ogni “professione” sono state collegate esperienze dirette all’interno di progetti e campagne di tutela ambientale e cura della città , per affrontare i temi formativi a fornire segnali incoraggianti a quella parte di collettività che ambisce a una maggior cura del bene comune. Al termine dei moduli ai partecipanti è offerta l’occasione di testarsi come facilitatori nell’ambito di eventi pubblici e formazioni specifiche e di trasferire le competenze acquisite, generando ricadute positive in termini di inclusione sociale e protagonismo, e alimentando, in molti casi, la volontà di vivere ulteriori opportunità educative e lavorative fuori dai contesti sanitari nei quali, solitamente, svolgono gran parte delle proprie attività .
Il ciclo di formazioni coinvolge utenti in cura presso alcuni centri dislocati nella capitale ma è aperto a chiunque.
Il progetto: premessa
Oggi il modello di sviluppo basato sulla green economy tende a tenere insieme i valori dell’ecologia a quelli dell’inclusione sociale in un modello di società nel quale si torna a occuparsi del “piccolo” e della “prossimità “ e per questo è necessario favorire l’accesso alla formazione ambientale non solo ai più giovani ma, più diffusamente, a tutti, incluse le fasce svantaggiate della società , con conseguenti ricadute anche in termini sociali. È da queste considerazioni che è nato il progetto “Un anno diverso”¦”, realizzato dal 2015, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma 1 di Roma, nel quale sono attualmente coinvolti utenti in cura presso alcuni centri dislocati nella capitale. Si tratta di un percorso di formazione ambientale i cui obiettivi principali sono la riappropriazione dello spazio sociale da parte di persone con svantaggio e la possibilità di intravedere, per i partecipanti, delle occasioni lavorative e nel mondo dell’economia civile in grado di generare maggiore autonomia e stimolare alla tutela ambientale. Rispondere a un bisogno per rispondere a un bisogno è la sintesi del percorso, incentrato su formazioni specifiche legate ai green jobs, le cosiddette professioni verdi, grazie alle quali ambire a nuovi stili di vita ecologici e solidali. Aspetto prioritario nella costruzione dei moduli educativi, è stata da una parte l’analisi delle possibili ricadute in termini sociali e occupazionali e dall’altra la necessità crescente, per la società , di rivolgersi a figure competenti riferibili al mondo dei lavori verdi. La formazione riguarda la realizzazione di quattro moduli, ognuno dedicato a temi specifici quali Autoproduzione, Ciclomeccanica, Informatica sostenibile e Upcycling-Riuso, orientati principalmente all’azione, con il prezioso supporto del mondo associativo e di quello scientifico chiamati a raccontare esperienze e trasferire competenze: a ogni “professione” sono state collegate esperienze dirette all’interno di progetti e campagne di tutela ambientale e cura della città , per affrontare i temi formativi a fornire segnali incoraggianti a quella parte di collettività che ambisce a una maggior cura del bene comune. Al termine dei moduli ai partecipanti è stata offerta l’occasione di testarsi come facilitatori nell’ambito di eventi pubblici e formazioni specifiche e di trasferire le competenze acquisite, generando ricadute positive in termini di inclusione sociale e protagonismo, e alimentando, in molti casi, la volontà di vivere ulteriori opportunità educative e lavorative fuori dai contesti sanitari nei quali, solitamente, svolgono gran parte delle proprie attività . Attraverso “Un anno diverso… ” gli utenti di DSM hanno potuto percepire i valori sui quali si fonda una società attenta all’ambiente e sviluppare, dove non presente, una propria coscienza ecologica, basata sull’esperienza diretta e sull’interazione tra persone, non necessariamente appartenenti al medesimo contesto. Per il progetto sono stati anzitutto raccolti, oltre a quelli provenienti dai contesti sui quali avrebbero operato, i bisogni dei partecipanti, per comprendere quali potessero essere le fonti di verifica delle competenze acquisite lungo il percorso e quali le aspettative a esso connesse, e avviati, sin da subito, dei processi partecipativi basati su azioni efficaci i cui risultati fossero pienamente verificabili. Il progetto è nato prendendo spunto dal piano integrato di interventi finalizzati al reinserimento sociale e lavorativo dei cittadini con disagio mentale, previsto dall’amministrazione comunale per “sostenere la sperimentazione di nuovi modelli di intervento che abbiano al centro la formazione, il lavoro, la residenzialità e la rete sociale e dare fondamento concreto al diritto di cittadinanza delle persone con problemi psichiatrici”.
Il progetto
Attraverso il progetto si intende favorire la costruzione di competenze chiave di cittadinanza, le più complesse e certamente le più preziose e indispensabili a ogni cittadino per esercitare in modo attivo e consapevole i propri diritti e doveri, per partecipare alla vita della comunità e contribuire al suo cambiamento e miglioramento, come esplicitato nella Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre del 2006 e dal Regolamento sull’obbligo scolastico del MIUR del 2007.
“La competenza si acquisisce con l’esperienza: il principiante impara in situazioni di apprendimento nel fare insieme agli altri. […] Avere competenza significa, infatti, utilizzare anche fuori della scuola quei comportamenti colti, promossi nella scuola” (G. Cerini).
Lavorare sulle competenze e in particolare su quelle di cittadinanza richiede di integrare l’acquisizione di conoscenze e abilità disciplinari (dimensione cognitiva) con disposizioni ed atteggiamenti (dimensione affettivo-relazionale), stimolando la consapevolezza ed utilizzando anche un approccio riflessivo (dimensione meta-cognitiva). Ma risulta importante anche la dimensione valoriale, quella cioè che permette di effettuare valutazioni delle situazioni e dei problemi di fronte ai quali ci si trova a decidere ed operare.
In quest’ottica due aspetti risultano determinanti per favorire lo sviluppo di competenze e la loro valutazione: l’utilizzo di metodologie, approcci e contesti che favoriscano la motivazione, il ruolo attivo ed il protagonismo dei “formati” – permettendo loro di utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite “personalizzandole” in funzione della discussione e risoluzione di problemi reali, con i quali misurarsi e confrontarsi – e, nel caso delle competenze di cittadinanza, il proporre contesti nei quali sia possibile ritrovare complessità di relazioni, di esperienze, di punti di vista proprie della vita reale, anche attraverso il coinvolgimento ed il confronto con chi vive nel territorio e nella comunità .
In questo percorso abbiamo pertanto pensato di proporre varie attività finalizzate alla costruzione e osservazione delle competenze in atto, basate su approcci attivi, cooperativi, di partecipazione, ma soprattutto “compiti di realtà ” incentrati su situazioni e problemi concreti presenti nel territorio e nella comunità a cui i ragazzi appartengono.
All’interno del percorso forte centralità è riservata alla progettazione e realizzazione da parte dei partecipanti al ciclo formativo di giornate di volontariato, rappresentate dalle campagne di Legambiente, intese come momento di sintesi del percorso e attività chiave nella quale raggiungere i traguardi di competenza attraverso concrete azioni di cittadinanza.
La proposta formativa si prefigge di offrire ai partecipanti gli strumenti atti a realizzare un percorso in grado di raccontare i green jobs a partire dall’azione e dalle sinergie con il territorio.
Riguardo le possibilità di impiego, studi dimostrano come il settore “verde” sia uno dei pochi in Italia a creare economia: WWF Italia, ad esempio, ha prodotto “Investire sul futuro: Più posti di lavoro con un bilancio dell’Unione Europea più verde, curato insieme ad altre Ong ambientaliste internazionali, sostenendo che se fosse realizzato un “budget verde” dal prossimo quadro finanziario pluriennale 2014-2020, con solo il 14% del bilancio totale dell’UE (un investimento annuale di 14,75 miliardi di euro, sulla base dell’attuale proposta della Commissione), i quattro settori considerati (Energie Rinnovabili, gestione dei siti Natura 2000, Efficienza Energetica negli edifici e Trasporti Sostenibili) potrebbero creare e mantenere più di mezzo milione di posti di lavoro. Anche in Italia, il settore è in forte espansione. Alla Lombardia, secondo uno studio Unioncamere e Fondazione Symbola, il primato regionale della richiesta di green jobs seguita da Lazio, Veneto e Piemonte.
Tutte le attività prevedono l’allargamento a soggetti diversi da quelli interessati dal progetto in un’ottica di piena inclusione e collaborazione. Pertanto l’offerta formativa sarà indirizzata non solo a soggetti con disagio mentale ma includerà nel percorso chiunque desideri sviluppare le proprie competenze nell’ambito dei green jobs con un contributo di partecipazione ridotto rivolto alle cosiddette fasce deboli (disoccupati, under35, precari, studenti e pensionati) per facilitare il percorso di integrazione.
Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine della formazione
- Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.
- Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità , valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
- Comunicare
- comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali)
- rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
- Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità , contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
- Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità .
- Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
- Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
- Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità , distinguendo fatti e opinioni.
I moduli formativi prevedono:
- Formazione in sede con esperti Legambiente sulle tematiche proposte e della green economy
- Formazione fuori sede attraverso le campagne e i progetti di Legambiente Mondi Possibili e A.P.S. Tavola Rotonda
Date e orari di svolgimento dei moduli formativi potrebbero subire variazioni, condivise e concordate con i partecipanti, per poter lavorare, insieme, alla pianificazione delle azioni previste nell’ottica di una costante costruzione collettiva e per andare incontro ai bisogni formativi del gruppo.
Al termine dei moduli formativi ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione da parte di Legambiente Scuola e Formazione.
Legambiente Scuola e Formazione è l’associazione professionale degli insegnanti, degli educatori e dei formatori ambientalisti. E’ nata nel 2000, raccogliendo il patrimonio culturale ed organizzativo del Settore Scuola e Formazione di Legambiente, attivo dal 1987, con l’obiettivo di valorizzare l’associazionismo fra i professionisti dell’educazione per meglio contribuire al miglioramento dei sistemi di istruzione e formazione. E’, infatti, un luogo di incontro, di aggregazione, di riflessione, di scambio e di esperienza per i professionisti della scuola e per gli educatori e formatori extrascolastici che si riconoscono negli ideali ambientalisti. Offre ai suoi soci attività di formazione in presenza e a distanza, lavori di ricerca professionale ed epistemologica, gemellaggi con altre realtà , occasioni di dibattito politico e culturale, consulenza per la realizzazione di progetti educativi nazionali e internazionali, materiali didattici e informativi.
Legambiente Scuola e Formazione è riconosciuta dal Ministero della Pubblica Istruzione quale ente qualificato per la formazione del personale scolastico.